Brutta fine per il calciatore! Gli amati tatuaggi sono stati la sua rovina….e non solo

E’ stato proprio un tatuaggio ad incastrare il calciatore brasiliano, ma scopriamo insieme il motivo.

Uno dei calciatori più premiati della storia è ora detenuto in carcere con l’accusa di stupro. Il fatto sarebbe accaduto il 30 dicembre 2022. Secondo quanto riportato dalle testate locali, il difensore originario del Brasile è stato arrestato il 20 gennaio ed è stato sottoposto a custodia cautelare.

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Il calciatore in questione è Dani Alves contro il quale sono state mosse delle accuse inquietanti, l’ultima delle quali riguarderebbe il fatto che la vittima lo abbia riconosciuto per via di un tatuaggio presente sul basso ventre.

Il tatuaggio che lo ha incastrato

Alves è uno dei calciatori più tatuati, e proprio uno dei suoi disegni permanenti lo avrebbe incriminato. Infatti la vittima ha identificato un tatuaggio a forma di mezzaluna che Alves si è tatuato diversi anni fa sulla parte inferiore della vita.

 

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La descrizione dettagliata del tattoo ha spinto l’ex difensore del Barcellona a cambiare la sua versione dei fatti mentre veniva interrogato. La donna avrebbe dichiarato che il disegno si estendeva dalla pancia fino all’area genitale. Secondo quanto riportato in Spagna, Alves avrebbe inizialmente negato qualsiasi contatto con la donna.

Interrogato sul tatuaggio in tribunale, l’uomo ha dichiarato che era “seduto sulla tazza del water e lei è entrata e gli è saltata addosso. Se questo fosse il caso, il giudice avrebbe chiesto come fosse possibile per lei vedere il tatuaggio, che sarebbe stato coperto dalla camicia mentre era seduto.

Alves allora avrebbe risposto che “lui si è alzato quando lei è entrata ed è per questo che lei ha potuto vedere il tatuaggio che di solito è coperto dai vestiti, dato che scende dall’addome alla zona genitale“. Più tardi invece il calciatore avrebbe cambiato nuovamente la sua versione dei fatti affermando che il rapporto con la donna era consensuale.

Alves è stato trattenuto in un carcere fuori Barcellona durante il fine settimana e poi trasferito in un secondo carcere più piccolo, che ospita un totale di 80 persone contro le 200 del primo. Nella sua dichiarazione alla polizia, Alves avrebbe confermato di aver visitato la discoteca dove sarebbe avvenuta l’aggressione, ma questo dopo che i media spagnoli avevano pubblicato un filmato a circuito chiuso che mostrava lui e la presunta vittima alla toilette.

La donna inoltre, secondo quanto dichiarato negli ultimi giorni, ha affermato che dopo la presunta aggressione era troppo spaventata per uscire dal bagno. Quando finalmente ha aperto la porta, il calciatore e i suoi compagni avevano lasciato il locale. Chissà come andrà a finire questa storia, ma per il calciatore le cose non si sono messe affatto bene.

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