Come avviare un’ attività per tatuare: Partita Iva, costi e guadagni

Chiunque voglia intraprendere la strada del tatuaggio è importante che sia a conoscenza anche di ciò che comporta e cosa voglia dire inserirsi nel mondo del lavoro facendo il tatuatore o la tatuatrice.

Come per qualsiasi lavoro è sempre bene informarsi sulle pratiche e sul sistema da attuare per iniziare con un’ attività, o intraprendere un lavoro da dipendente e/ o libero professionista. Iniziare a lavorare come tatuatore/ tatuatrice significa scegliere un lavoro che negli ultimi anni non ha fatto che dare ottimi risultati e salire sempre più in alto nelle classifiche e interessare sempre più giovani. E’ una carriera che richiedere un determinato percorso di formazione, che comporta sia dei costi che dei guadagni.

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Investire per lavorare è necessario anche qualora si volesse aprire un’ attività per iniziare a tatuare ( credit Canva.com)

Per iniziare questo lavoro è importante informarsi bene a riguardo, perchè ciò che si andrà a fare sarà lavorare come libero professionista, al quale saranno richiesti dei requisiti e percorsi formativi specifici.

Cosa fare prima di aprire un’ attività per tatuare

Fare il/ la tatuatore/ tatuatrice a livello legale statale è riconosciuto dall’ Agenzia delle Entrate come un lavoro da artigiano, che richiede aprire partita Iva qualora si lavorasse in autonomia. E’ una mansione che ad oggi è in grande crescita in Italia, tanto che dopo la pandemia ha avuto un incremento lento ma sostanziale del 36%, rispetto agli anni passati.

Il lavoro di chi esegue tatuaggi, è stato aiutato soprattutto dalla sua espansione nella società, che ha interessato giovani e adulti, rendendolo un grande trend in voga, soprattutto in questi ultimi anni. Aprire un’ attività per lavorare come tatuatori o tatuatrici, ora più che mai potrebbe essere una scelta giusta al momento giusto, che richiede però degli investimenti, che possono trasformarsi in grandi guadagni notevoli.

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Lavorare all’ interno di un ostudio di tatuaggi richiede dei sacrifici, bisogna gestirsi tra lavoro e guadagno tramite partita Iva (credit Canva.com)

I requisiti per diventare un/ una tatuatore/ tatuatrice professionale, sono regolamentati da una circolare del Ministero della Sanità, la 05.02.1998 n.2.9/156, richiesta dall’ Associazione Tatuatori Italiani Riuniti (ATIR), validi per tutte le attività commerciali e professionali. Per iniziare è importante sapere che non è necessario avere un titolo di studi specifico, basta semplicemente aver compiuto 18 anni d’ età e aver conseguito almeno tutti gli anni scolastici della scuola primaria. Il titolo importante da avere, è solamente il diploma regionale per tatuatori che permette di lavorare nel campo.

Il passo essenziale, quando si decide di iniziare a lavorare come tatuatori e tatuatrici professionali, che sia voler aprire un’ attività o come dipendente, sarà occuparsi di aprire partita Iva. Per cercare di semplificare l’argomento, basterà seguire alcuni passaggi di cui : la scelta della forma societaria, che consiste nell’ indicare la prorpia categoria che in questo caso si troverà tra i lavori artigianali; l’ indicazione del codice ATECO (che identifica l’attività economica) che corrisponde a  96.09.02. e segnala il lavoro relativo ai tatuaggi e ai piercing; il proprio regime fiscale e la posizione contributiva che riguarda il versamento dei contributi IVS ( indennità, vecchiaia, superstiti).

L’ apertura della partita Iva richiede un costo pari a zero, è gratis, e non richiede molto tempo, può essere eseguita insieme a un commercialista attraverso l’ Agenzia delle Entrate. Per eseguire tutti questi passaggi complessi è consigliato rivolgersi sempre a un professionista.

Successivamente, qualora si decidesse di aprire uno studio di tatuaggi, sarà necessario registrarsi alla Camera di Commercio, che richiederà un versamento che può variare dai 44 ai 200 euro. Uno studio dev’ essere adibito a norma di legge, affittato o comprato, sarà comunque necessario investire dei soldi anche in questo, sia per renderlo a norma, sia per pagare l’ affitto o chiudere un contratto di vendita del locale.

Queste spese iniziali possono aggirarsi tra i 5.000 e i 15.000 euro. Quando l’ attività verrà avviata sarà necessario anche tenere monitorate le spese e i guadagni, in modo da gestire tutte le proprie spese ed entrate, nel meglio dei modi. Se il lavoro sarà gestito bene ogni spesa rientrerà nelle vostre tasche, inevitabilmente. Un tatuaggio di piccoli dimensioni può arrivare a costare tra i 50 e gli 80 euro, mentre quelli molto più grandi possono arrivare a costare in media anche fino a 2000 euro o più.

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