Ecco perché dovresti fare attenzione a coloro che hanno tatuato il numero 88

Nella storia dell’uomo ci sono alcuni simboli che non dovrebbero mai essere tatuati, considerato che richiamano alla mente alcuni momenti drammatici.

Uno di questi è sicuramente il numero 88 ma… sapete esattamente per quale motivo?

numero angelico significato
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In questo approfondimento abbiamo voluto approfondire per quali motivi il numero 88 richiama alla mente delle immagini così negative e perché, forse, dovreste fare attenzione alle persone che ne hanno uno tatuato…

Cosa significa il numero 88

Iniziamo con il ricordare che 88 è il codice numerico dei nazisti, significando il motto “Heil Hitler“. H è l’ottava lettera dell’alfabeto e, dunque, un doppio 8 equivale a HH, Heil Hitler, il saluto nazista.

tatuaggio 88

Ancora oggi 88 è uno dei simboli più comuni dei suprematisti bianchi, tanto da essere usato in tutto il movimento (e non solo dai neonazisti) per affermare i propri “valori”. Lo si può trovare come tatuaggio o simbolo grafico, come parte del nome di un gruppo, di una pubblicazione o di un sito web, o come parte di un indirizzo e-mail. A volte viene persino utilizzato come saluto o firma (in particolare nei messaggi sui siti web di social network). Insomma, ancora oggi l’88 si presenta sotto varie forme, tattoo compresi.

Peraltro, il numero è spesso combinato con un altro codice numerico suprematista bianco, il 14 (stenografia del cosiddetto slogan “14 parole”, traducibile in italiano come “Dobbiamo garantire l’esistenza del nostro popolo e un futuro per i bambini bianchi“), sotto forma di 1488, 14/88, 14-88 o 8814.

Gli altri simboli nazisti

Evidentemente, l’88 non è l’unico simbolo nazista che può essere tatuato sulla propria pelle. Il più comune e diffuso è probabilmente quello della svastica, che ha una lunga storia, soprattutto come simbolo di odio.

Tuttavia, non tutti sanno che la svastica è stata utilizzata almeno 5.000 anni prima che Adolf Hitler se ne appropriasse per la bandiera nazista con una svastica nera al centro. La parola deriva infatti dal sanscrito svastika, che significa “fortuna” o “benessere”.

Strettamente identificata con la civiltà “ariana” in India (riferendosi ai coloni indoeuropei in contrapposizione alla popolazione indigena), la svastica è stata adottata dai gruppi di destra nella Germania dell’inizio del XX secolo per rappresentare la superiorità razziale degli ariani, equiparati a persone “di sangue tedesco”, in contrasto con gli ebrei e altre minoranze.

Ancora oggi è purtroppo utilizzato da qualcuno per invocare la tirannia nazista e intimidire chiunque non aderisca alle idee della supremazia bianca…

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