Ingredienti dannosi per la salute. La tragedia della bambina con ustioni chimiche

I tatuaggi possono essere dei validi souvenir quando si viaggia, ma il fatto che vengano fatti in paesi diversi dal nostro, non implica il fatto che l’ aspetto igienico sanitario a norma di legge debba essere diverso. Bisogna sempre fare attenzione per evitare che succeda il peggio.

Di qualsiasi prodotto si tratti, è sempre bene fare molta attenzione ai prodotti che vengono applicati sulla pelle, che siano sottocutanei o superficiali. La pelle può reagire in modo negativo a certi prodotti, causano reazioni allergiche importanti, infezioni, ecc. Questo può accadere soprattutto a chi ha una pelle molto sensibile, e deve avere un occhio di riguardo in più.

tatuaggi hennè
Ingredienti dannosi che possono compromettere la salute ( credit Canva.com)

Il fatto che certi prodotti siano a base naturale non implica che a volte possano esserci in circolazione dei prodotti equivalenti ma dannosi, cosa al quale forse non aveva pensato la famiglia inglese della piccola Madison Gulliver.

L’ importanza degli ingredienti giusti per evitare danni permanenti

La bambina, di appena 7 anni, era in viaggio con la famiglia nel Mar Rosso, dove viene praticata la famosa tecnica dei tatuaggi temporanei che vengono realizzati utilizzando l’ hennè. Si tratta di decorazioni molto eleganti, che vengono eseguite da alcuni artisti del luogo soprattutto su braccia, mani, piedi e gambe. La bambina era rimasta affascinata da questi disegni tanto articolati, da aver chiesto ai genitori di potersene fare uno, insieme al fratellino Sebastian di 9 anni.

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Reazione dell’ hennè nero sul braccio di Madison ( credit tatuaggistyle.com)

La mancata informazione di questi prodotti, e di questa pratica particolare, era completamente sconosciuta dai genitori dei piccoli, che senza pensarci hanno visto anche loro qualcosa di magnifico in questi disegni e nella pratica, che di fatto lo sono, ignorando però tutto ciò che c’è da sapere sui prodotti.

La prima cosa da notare con attenzione doveva essere il colore utilizzato per realizzare questi disegni. La persona che ha eseguito i decori sui bambini, lavorava per l’ hotel in cui alloggiava la famiglia, cosa che sembrava non avere niente di strano o disonesto, ma purtroppo per i piccoli, il colore dell’ hennè che era stato utilizzato su di loro aveva qualcosa che non andava, ed era di colore nero.

L’ hennè è una tintura naturale, ricavata dalla Lawsonia inermis (henna dal quale deriva il nome), che viene venduta certificata e che non arriva mai a un colore nero intenso, quello naturale è prevalentemente di colori che vanno dal color caffè all’ arancione. La persona ha utilizzato su di loro un hennè nero pece, colore che all’ interno contiene degli ingredienti che possono causare dei problemi importanti alla pelle, aumentando il rischio di allergie e dermatiti, perchè sono naturali solo per metà, e non al 100% come il vero hennè, perchè hanno all’ interno dei componenti chimici.

Dopo essere rientrati in Inghilterra, i bambini hanno iniziato ad accusare fastidio alla pelle proprio dove c’ era il disegno, dalla mano all’avambraccio. Il primo a star male è stato il figlio più piccolo, al quale è stato immediatamente lavato via il tatuaggio temporaneo dalla pelle, senza avere troppe ripercussioni su di essa. La sorellina Madison invece è stata colpita in modo molto più invasivo.

Come sta la bambina

La bambina è stata subito portata in ospedale, perchè sulla sua pelle erano comparse delle vere e proprie ustioni chimiche, che le avevano creato delle bolle sulla pelle, causate probabilmente dalla sostanza para-fenilendiammina (PPD), contenuta spesso proprio nell’ hennè nero. Le ferite hanno richiesto molto tempo per guarire e le cicatrici che le ha lasciato le rimarranno sulla pelle per sempre.

E’ molto importante controllare sempre gli ingredienti e le certificazioni di certi prodotti che vengono utilizzati sulla pelle, che siano per tatuaggi temporanei o per tatuaggi permanenti. Gli ingredienti di cui sono composti i prodotti possono creare reazioni differenti sulla pelle di ognuno. La piccola Madison era stata fortunata, ma una persona allergica avrebbe rischiato uno shock anafilattico.

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