Dagli Stati Uniti, e più precisamente da Laurens, nella Carolina del Sud, arriva una storia davvero deprecabile.
Un uomo di nome Brandon Presha è infatti stato sorpreso a tatuare illegalmente un bambino all’interno di un fast food McDonald’s: all’uomo non è rimasto far altro che dichiararsi colpevole di questo reato.
Ma che cosa è avvenuto esattamente?
Una storia quasi incredibile: cosa è accaduto
Brandon è un giovane di 29 anni che è stato condannato per una vicenda davvero incredibile.
L’uomo è infatti stato arrestato dalla polizia locale dopo che le forze dell’ordine hanno preso visione di un filmato di un minore che veniva tatuato all’interno di una filiale della catena di fast food.
Tutto è nato dall’insolita coda che si era creata nel locale, tanto che una cliente, frustrata e innervosita da quella attesa, aveva voluto saperne di più sui motivi di tanta lentezza, sbirciando così all’interno del ristorante.
A quel punto la cliente è rimasta scioccata nel vedere Brandon che realizzava un tatuaggio mentre un minore era seduto a uno dei tavoli da pranzo del fast food. Ha dunque pensato di tirare fuori il suo telefono per registrare il video e immortalare così l’uomo dinanzi alle sue responsabilità.
Dopo essere diventato virale, il filmato è stato inviato alla polizia: le prove erano talmente schiaccianti che alle forze dell’ordine non hanno potuto che procedere all’arresto di Presha. Pur rischiando nove mesi di detenzione, il giudice ha poi scelto di sospendere la pena detentiva in favore di 18 mesi di libertà vigilata.
Sulla vicenda è naturalmente intervenuta McDonald’s, con la nota compagnia che ha dichiarato che stava già indagando sulle modalità di quanto accaduto, e che ovviamente la condotta dell’uomo non è in linea con i valori dell’organizzazione né con le loro aspettative su come dovrebbero essere gestiti i ristoranti.
“Stiamo indagando sull’incidente e adotteremo le misure appropriate per garantire che il ristorante sia un luogo sicuro per i dipendenti e per i clienti” – ha poi concluso il comunicato.
Non la prima volta per Presha
Aspetto ancora più curioso è il fatto che non era questa la prima volta che Presha veniva arrestato in quel McDonald’s che, evidentemente, considerava una sorta di seconda casa: nell’ottobre 2020 il giovane era infatti stato arrestato per aver accoltellato un uomo in bagno, mentre la sua fidanzata lavorava nel fast food.
Anche all’epoca Presha si dichiarò colpevole di aggressione e percosse, e fu condannato a tre anni di carcere. Tuttavia, un giudice sospese la sentenza ponendo Presha in libertà vigilata per due anni.
